Pubblichiamo la nostra traduzione della dichiarazione di “Chervoni”[1] [“Rossi”] in seguito alle cronache degli ultimi giorni in Ucraina che hanno visto come protagonista la violenza dell’estrema destra e delle forze dell’ordine.
La sparatoria di sette persone nella regione di Zhytomyr, la tortura dei cittadini alla stazione di polizia di Kagarlyk è una cronaca criminale degli ultimi giorni in Ucraina.
Ma questa cronaca è solo un elemento del quadro generale. Negli ultimi sei anni, le uccisioni di giornalisti, di attivisti e le violenze contro membri di minoranze nazionali, di mezzi di informazione e assemblee pacifiche sono diventate all’ordine del giorno in Ucraina.
I partecipanti ai casi di omicidio dei giornalisti Buzyna e Sheremet, dell’attivista Gandziuk, dell giovane rom Papa, della stragrande maggioranza degli attacchi contro attivisti sociali, giornalisti, rappresentanti dei partiti di opposizione, di un inquilino nella regione di Zhytomyr e di torture a Kagarlyk, di raid, dell’omicidio di una persona da parte dell’”attivista” di estrema destra Sternenko, di crimini nella zona ATO, documentate da organizzazioni internazionali per i diritti umani, sono rappresentanti delle forze dell’ordine, rappresentanti di gruppi paramilitari di estrema destra apertamente nazisti e alcuni partecipanti all’operazione antiterroristica.
Tutti questi atti di violenza si verificano con la passività, o addirittura con l’assoluta connivenza delle forze dell’ordine. Anche quando, sotto la pressione di evidenti prove o sotto la pressione dei difensori dei diritti umani, le forze dell’ordine avviano un’indagine, l’inchiesta continua per anni.
I rappresentanti del governo precedente, così come alcuni attivisti ucraini per i diritti umani (“ultrattivisti per i diritti umani”[2], come vengono chiamati) difendono apertamente l’estrema destra, che sono giustamente accusati di violenza e raid.
Nel frattempo, ci sono molte prove che gli autori di atti di violenza stessi appartengano alle forze dell’ordine o siano “protetti” dall’MBS[3] o dall’ SBU[4]. L’amministrazione statale della città di Kiev coinvolge ufficialmente la “guardia municipale” di estrema destra nel mantenere l’ordine nella capitale. E le grandi imprese e i funzionari assumono strutture di estrema destra e “volontari” per rispondere ai loro interessi commerciali e politici.
Gli eventi alla casa dei sindacati di Odessa nel 2014 non sono ancora stati indagati e i fatti relativi agli omicidi di ucraini a Maidan a Kiev e alla Casa dei sindacati non hanno alcuna sentenza giudiziaria.
Tutto ciò testimonia l’impunità di tali crimini. E contribuisce così alla moltiplicazione della violenza e degli omicidi.
Indica anche il fallimento della “riforma delle forze dell’ordine”, che dura da più di 5 anni.
Il problema della violenza degli agenti di estrema destra e delle forze dell’ordine, che sono essenzialmente indulgenti per il loro “patriottismo”, è diventato sistemico in Ucraina. E ha bisogno di una soluzione urgente.
“Chervoni” per porre fine alla violenza dell’estrema destra in Ucraina, propone:
- in merito alle Forze dell’ordine – condurre un’indagine rapida e imparziale sui casi di violenza dell’estrema destra;
- in merito a SBU e MBS – interrompere la pratica di “supervisione” dei gruppi paramilitari di estrema destra e ripulire le forze dell’ordine da rappresentanti di tali gruppi;
- in merito agli Organi esecutivi statali, interrompere il finanziamento delle strutture paramilitari di estrema destra a carico del bilancio statale;
- in merito alle Autorità pubbliche – creare un meccanismo per il riadattamento sociale e psicologico dei partecipanti all’ATO e delle formazioni paramilitari.
[1] червоні. українська соціалістична альтернатива [Rossi. Alternativa Socialista Ucraina]
[2] Gioco di parole intraducibile in italiano basato sul duplice significato di “pravo” (право) che vuol dire destra ma anche diritto.
[3] Ministero degli affari interni
[4] Servizio di sicurezza d’Ucraina